lunedì 21 febbraio 2011

Piccoli dettagli crescono


E' stato un fine settimana pieno. Finalmente il primo che mi ha permesso di fare davvero qualcosa per il grande giorno. Lo shopping non è mancato, e vi dirò la verità sono proprio soddisfatta!
Le foto non sono un granché, ci si riesce comunque a fare l'idea.

Da lontano sono arrivati lo scotch "pizzato" insieme alle adorabili cannucce grigie


Questa l'ho presa tempo fa e fa parte dell'arredamento di casa..sarà ben riutilizzata per il matrimonio...
Nastri, tessuti americani, sono stati recuperati in un negozietto di paese (sotto si intravede l'inesauribile fonte di ispirazione, nonché detto progetto creativo by Trendinozze)



Vogliamo parlare di questi pizzi? Recuperati in un mercatino dell'antiquariato...perfetti per l'occasione e pure un pò rovianti come tanto piacciono a me

Il vasetto potrebbe essere il contenitore perfetto per le bomboniere che preparerà mia sorella...
Non poteva mancare lo spago dai mille utilizzi, insieme ai tessuti che diventeranno le pochette per gli invitati (per fortuna la mamma del mio cuore taglia e cuce quasi di mestiere, fiuuu).
Ikea forever, insieme ad un mio vecchio acquisto fatto all'estero (conoscete Beyond Retrò? Se no cliccate qui e recuperate assolutamente subito!), accessorio ideale per il mio meraviglioso paggetto.
Oggi mio cognato mi ha sorpreso recuperando queste chicche che fungeranno da vasi per i fiori.

e altri dettagli...ma non posso svelarvi tutto.
Che ne dite? Laura aspetto trepidante un tuo commento.

domenica 6 febbraio 2011

La febbre del sabato sera

Sulle mie malattie si possono scrivere interi libri. In tutti i miei acciacchi c'è un denominatore comune...arrivano nel fine settimana, inesorabili come l'angelo del giudizio, per fortuna passano giusto in tempo per il rientro al lavoro :(
Sabato mattina sono partita per la ricerca del vestito. Sono un po' in anticipo ma vista la mia convinzione di non poter trovare il MIO abito ho deciso di iniziare ad abituarmi a vedermi vestita di bianco. Peccato che ad accompagnarmi in questo emozionate appuntamento c'era pure l'influenza (oltre che a mia madre e mia sorella ovviamente). Immaginate la prova degli abiti con i muscoli tutti indolenziti e gli occhi lucidi (ma non ero commossa!). Febbre a parte è stata dura, sono arrivata preparata come ad un esame, con la mia ricerchina approfondita con immagini di modelli, tessuti e quant'altro. Quando la commessa ha visto i modelli ha sgranato gli occhi e sostenendo che erano fuori moda, e non vintage come li definivo io (?!?) e ha iniziato a propinarmi modelli non anni settanta come piacciono tanto a me (mamma, perché non mi entra il tuo vestito?), bensì anni novanta.
(grazie Laura per il link! Da thevintagedresscompany, e poi ditemi se sono demodè )

La cosa più sconvolgente è stato vedermi in abito lungo e bianco...santo cielo mi sento enorme! Il penultimo vestito era l'unico da poter tenere in considerazione, ma non me la sono sentita e ho salutato la commessa esausta ed esasperata. Tornata a casa mi sono messa a letto, e febbricitante ho cercato il modello su internet...e mi piace, si può modificare, mi sta bene ed è economico. Sono combattuta perché mi sento che non è giusto preoccuparmi così tanto dell'abito. Mi concedo un po' di tempo per metabolizzare il tutto, e spero tanto che gli abiti da sposa di Urbanoutfitters siano orribili. Certo, saranno bruttissimi.